Ibanez JSM10 recensione

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Fonte iconografica: http://combiboilersleeds.com

Recentemente ho messo le mani su una Ibanez JSM10, sorella della più nobile JSM100 ( chitarra di John Scofield ) dalla quale si distanzierebbe, secondo le specifiche tecniche del produttore, solo per la scelta di alcuni legni e per il paese di costruzione.

Prima di tutto però, lasciatemi spiegare come sono approdato a questa chitarra.

Una bella mattina ho passato circa un’oretta a provare semiacustiche. Yeah !
Amo il jazz e la fusion e ho avuto anche in passato delle semiacustiche, che però sono un po’ andate e venute. Vuoi il mio budget rigorosamente basso, non ho mai trovato quella “della vita”. Così, malgrado il portafogli già prima di partire mi guardi con l’aria del “cosa vuoi da me?”, parto per l’ennesimo tour di chitarre con fascia di prezzo bassa ( soprattutto se pensate come semiacustiche che in genere, costano molto ) e decido di provarne un po’, magari spulciando nell’usato.

Nel mio solito negozio di fiducia ho provato :

Ibanez AF75 BS usata
Hofner HTC-J17 usata
Epiphone 175 nuova
Ibanez AKJ95 nuova
Ibanez JSM10 VYS nuova

Come si nota subito, sono andato salendo di prezzo …

Due impressioni un po’ su tutte:

Ibanez AF75 BS usata
La prima l’ho provata perchè era tenuta benissimo e bellissima : tasti perfetti, neppure un graffio.
Suona benino per il costo che ha ( 320 euro usata ), ma … i pu sono ceramici e malgrado non siano aggressivi come ci si aspetterebbe , ma con un bel attacco rotondo, mancano in “dinamica”. Non fraintendetemi, non è che non si abbassi o alzi il volume al plettrare più o meno forte, ma .. cambia solo il volume, non il carattere del suono ..
Voto : 7 ( per il prezzo , se fosse costata il doppio come forse costava da nuova, sarebbe scesa a 5 )

Hofner HTC-J17 usata
Molto bella e tenuta benissimo. Ha più “punta” dell’altra e un po’ di alte frequenze in più. E’ più chiara nella voce e forse per questo mi convince poco. Anche il manico mi sembra scomodo e non so perchè ma , non me la sento comoda ..
Voto : 6 ( anche qui, per il prezzo )

Epiphone 175 nuova
L’avevo già provata alcuni mesi or sono e mi era piaciuta molto. Come sarebbe stata la comparativa con la casa Ibanez ?
La piccola di casa Epiphone si difende bene, ha i pickup della sorella maggiore , ma .. stavolta non so perchè, mi piace meno.
Temo che l’aspetto iper-curato delle Ibanez anche economiche, mi tragga un po’ in inganno. Questa Epiphone, dal punto di vista estetico ( secondo me ) è ben al di sotto delle concorrenti ..
Voto : 7 ( è un discreto prodotto, tutto sommato, anche se .. oramai la mia mente vaga nel mondo Ibanez )

Ibanez AKJ95 nuova
Bellissima. Ero entrato per questa, a dirla tutta, sperando di trovarne magari una usata. Il commesso mi dice che questa è quella che comprano normalmente gli studenti di jazz del conservatorio perchè ha un rapporto qualità / prezzo eccezionale ( ovviamente poi nel tempo, i nostri cari studenti crescono e cambiano modello ) . Ha i pickup Super 58 , quelli “famosi” e che vengono montati sulle Ibanez dal costo decisamente più alto.
La imbraccio … COMODISSIMA . E suona anche bene. Bellissima davvero se si pensa che il costo da nuova è attorno ai 600-650 euro.
Mannaggia .. potrebbe essere lei, potrebbe essere lei .. :cheer: ( e forse lo è )
Voto : 8 ( il rapporto qualità/prezzo è eccezionale )

Ibanez JSM10 VYS nuova
Non ho il budget e lo so, ma finchè sono lì, chiedo al commesso di vivere un sogno : provare questo oggetto..
Lo so, non è quella “vera” usata da Scofield ( il cui modello è denominato JSM100 VT e il cui costo da nuova si aggira sui 2.500 eurini ) ma … è un altro pianeta, rispetto a quelle provate sinora.
Il peso si fa sentire : così a naso, direi il doppio ( forse qualcosa in più ) di tutte quelle provate sino ad ora; il blocco centrale infatti è in acero solido.
La collego e … oh ….non ci voleva .. Fantastica.
A dire la verità, io non avevo mai avuto nè provato una chitarra semiacustica a cassa bassa perchè pensavo che quell’effetto acustico che mi piace tanto, in questo tipo di chitarre andasse disperdendosi. In questo caso non è così. Nasale al punto giusto e legnosa. Meravigliosa.
La dinamica è quella “vera” : se plettri piano si addolcisce, ma se spingi, non si alza solo il volume, ma gli si roca un po’ la voce, si incattivisce ..
Voto : 9 ( non è nella fascia più economica, ma la qualità costruttiva è davvero elevata )

Che dire, l’ultima prova mi ha rovinato tutte le altre, ovviamente. Resto con la mente orientata alla Ibanez AKJ95 perchè effettivamente ha un costo accessibile ( ancora di più nell’usato ) ed è un buon prodotto per chi come me oramai suona solo in cameretta. Però .. il cuore è ormai altrove .. e meno male che non ho provato la George Benson Signature …. 🙂

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Fonte iconografica: http://leitzmusic.com

L’ACQUISTO
I giorni passano ed io non riesco a dimenticare le belle sensazioni che quella chitarra mia ha dato. Io per altro, sono un amante di Scofield per cui, sono anche un po’ di parte. Cerca che ti ricerca vedo nel mercato dell’usato alcune opportunità ma, essendo distanti da dove vivo, aggiungendo al costo della chitarra usata anche i costi di spedizione e di assicurazione dell’oggetto praticamente la cifra finale si può equiparare al nuovo. Non ne vale la pena. Poi scopro che c’è un negozio storico di strumenti musicali in Italia che ha dei prezzi promozionali su Ebay perchè sta cercando di lanciare il proprio canale di vendita in quella sede e trovo questo bell’oggetto ad un prezzo ottimo. Le spese di spedizione sono basse, la consegna è rapida ed inoltre, acquistando sul web, si hanno tutta una serie di garanzie sulla possibilità di reso entro 14 giorni. Che faccio ? Mi butto !!

ibanze jsm10


PRIMO APPROCCIO
Il primo approccio è : se queste sensazioni che provo ora le avessi provate quel giorno, non l’avrei presa. Cosa è cambiato ? Per prima cosa sto suonando da in piedi, mentre quando la provai ero seduto.
Mai avuto problemi a suonare da in piedi con le mie solid body, nè con le poche semiacustiche che mi hanno accompagnato fino ad ora ( sempre rigorasamente a cassa alta fino ad oggi ). Come mai allora questa mi procura un certo fastidio ? Non lo so. Stranamente sembra volersi suicidare gettandosi in avanti e attribuisco la colpa alla posizione del pirolo al manico. Il manico sembra più distante di come invece lo avverto sulle solid body , eppure questa chitarra alla fine è davvero poco più spessa delle Telecaster che ho qui. Il peso è discreto : è tra la Telecaster Thinline ( una piuma ) e la Tele ’52 ( un piombo ). Me la ricordavo più pesante ; probabilmente perchè l’ho provata per ultima dopo una serie di semiacustiche cassa alta ( e quindi completamente vuote ) , mentre questa ha un blocco centrale solido.

Tutte le sensazioni di cui sopra scompaiono se la suono da seduto, MA ATTENZIONE, mica dovunque… serve uno sgabello basso per godersela davvero perchè nelle sedie normali o sul mio sgabello stile bar, le sensazioni sono assai diverse. Insomma, dopo pochi minuti di prova devo dire che le sensazioni di vestibilità, non mi sconfinferano più di tanto. Quando la provai probabilmente ho avuto la condizione ideale : sgabello basso e rigorosamente seduto.

Il suono è bello e semiacustico. La abbino al Roland Jazz Chorus con i controlli dell’equalizzazione ad ore 12 ( come li tengo di solito ). Come di consueto, strozzo il controllo di tono del pickup al manico, sia quando lo uso in solitaria, sia per l’uso col lo switch in posizione centrale. Lo switch extra per selezionare la modalità del pickup al manico ( in serie, in parallelo o single coil ) è pratico, secondo me. Sul clean non sarebbe necessario, infatti a me piace solo con lo switch per il collegamento in serie dove il suono è più caldo e rotondo, mentre abbinata ad un distorsore con gain potente stile RAT, il fatto di poter splittare può essere davvero utile.
Pickup molto sensibili al tocco, anche se nel JC non trovando le valvole, forse non vengono valorizzati al meglio.

La tastiera lascia una notevole quantità di sporco nero sulle dita e dopo pochi minuti, potrebbero prendermi le impronte artificiali .. ma che è ?
La mano destra stenta un po’ sulle corde basse … avendo un corpo più grande rispetto alle Tele, da seduto l’intero blocco delle corde risulta più alto e mi obbliga a tenere il braccio più curvo di prima. Dovrò prenderci la mano.

Il setup è davvero ben fatto anche se, per me che sono un amante delle corde bassissime, una regolatina al ponte abbassando un po’, gliela darei ed in effetti non escludo di dargliela.

La terrò ? Non so dirlo, sinceramente. Ci ho sbavato per giorni , ma la cifra per me è consistente e non ho avuto l’impressione di avere tra le mani “la chitarra dei sogni”, ma solo una gran bella chitarra.

ibanez jsm10


PASSANO I GIORNI
Un po’ deluso dai test precedenti, decido di provarla nel mio fido Fender Bassman. Devo dire che, forse lontano dal primo impatto, mi sembra che tutto funzioni molto meglio. Suono davvero accattivante, i pickup danno bella mostra di sè.
Forse perchè sono entrato in uno stato mentale differente, ma adesso me la godo un sacco anche dentro al Jazz Chorus, anzi, anche di più che nel Bassman. Alla fine volevo un suono come questo : semiacustico ma non troppo, che possa passare dal jazz alla fusion e magari a qualche overdrive in men che non si dica. Al momento in cui scrivo, ce l’ho da 3 giorni e devo dire che dopo un primo momento di smarrimento, mi ha definitivamente conquistato. Certamente questa chitarra resterà con me, anche perchè la moglie ha sancito : “lei non se ne va, piuttosto esci tu ..” 🙂 Ha anche deciso che momentaneamente si chiamerà “Blondie”, ma conto di cambiarle nome nei prossimi giorni, il difficile sarà farlo senza che la moglie se ne accorga…

UN PICCOLO TEST
La collego al Jazz Chorus ed accendo il il piccolo Mooer zanzaroso acquistato anch’esso di recente ( Mooer Black Secret; una pedale ispirato al RAT ), e devo dire che se ben regolato, fa il suo lavoro ( cioè quello di emulazione di uno ‘Scofield Sound’ ) ed ho ottenuto un suono davvero simile ad alcune registrazioni del nostro.
Alla fine però, dopo aver centrato il suono, mi sono spostato su una backing track che .. non ha niente a che vedere con il chitarraio di cui sopra .. Perchè ? Ehm .. bho ? Non lo so, ho sentito una cosa, l’ho messa su ed ho suonato la prima roba che mi è venuta.. accattatevilla così com’è … il pezzo in sè non c’entra niente con Scofield anche se teoricamente è ispirato a lui, ma la base è talmente distante che … il suono però è quello. Non sembra somigliare secondo me, perchè è fuori contesto .

Insomma, ecco a voi un test del suono con un leggero overdrive :

Nei prossimi giorni dovrei riuscire a postare anche qualcosa di assolutamente clean… stay tuned.

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Vu-meter Written by:

Amministratore del portale e del forum di Jamble, ha lavorato professionalmente in ambito musicale e multimediale. Insegnante di chitarra e armonia con lezioni private e/o via zoom, google meet, skype, ecc...