Pickup per chitarra : consigli e considerazioni

I pickup della chitarra elettrica sono davvero un oggetto particolare: apparentemente semplici in superficie, ma ampiamente complessi se li conosciamo meglio. La ricerca del pickup ideale è abbastanza usuale per il chitarrista, che cerca sempre più di rendere la “voce” del proprio strumento qualcosa di personale o che comunque si avvicini al suono ideale che ha in mente.

 

Facciamo un viaggio nel mondo dei pickup per poterli conoscere meglio e scopriremo un universo davvero affascinante.

APPARENTEMENTE ( APPARENTEMENTE è maiuscolo proprio per rafforzare il significato ) il pickup è un oggetto semplice. In effetti, con una descrizione sommaria si fa presto a descrivere come è costruito un pickup: si tratta di una serie di barrette magnetiche avvolte ed imbrigliate da un filo di rame. Che dire ? E’ vero, ma non finisce certo tutto qui .

Le barrette magnetiche che vengono usate per costruire i pickup possono essere di vari materiali, in genere i più diffusi sono l’alnico, le ferriti ( (anche detti magneti ceramici) e le terre rare. Scendendo ancor più nel dettaglio, del solo Alnico, ad esempio, ( che è una lega di ferro, alluminio, nichel e cobalto ) ne esistono ben 14 diverse categorie e questo comporta tutta una serie di prodotti assai differenti tra loro. Ogni categoria ha infatti determinate caratteristiche e perfino all’interno di una singola tipologia, è possibile trovare magneti che reagiscono in modo molto diverso l’ uno dall’altro. Per ogni tipo di magnete poi, si possono avere vari gradi di magnetizzazione, che danno vita a comportamenti differenti. Normalmente nella costruzione dei pickup per chitarra e basso si utilizzano le categorie che vanno dalla 2 alla 8. Ci sono poi vari tipi di forma, diametro, profilo e lunghezza diverse.

Alcuni produttori poi, miscelano il tutto realizzando pickup con magneti misti ( Frailin ad esempio, in alcuni modelli utilizza per i 3 cantini l’alnico 5 e per i 3 bassi l’alnico 3).

Alcune “linee guida” :- L’alnico 2 da un suono abbastanza dolce senza troppa potenza, alcuni con l’alnico 2 costruiscono ottimi pickups al ponte per Tele utilizzando 11.000/12.000 avvolgimenti e compensando così la minor potenza.
– L’alnico 3 ha un suono per alcuni definito più “ruvido”; molto brillante sugli acuti e corposo sui bassi; le strato fino al 1962 montavano pickups in alnico 3 con 7.800 spire, non molto potente ma veramente bello.
– L’alnico 4 non è molto adoperato e da un suono lievemente più sporco e molto adatto al blues.
– L’alnico 5 produce il classico suono Straocaster attuale, con potenza e armoniche unite alla giusta distorsione.Questo ci dà un’idea di quante possibilità abbiamo già “buttato sul piatto”, nella costruzione di un pickup, se pensiamo che ogni singolo aspetto contribuisce alla costruzione del suono che il pickup restituirà. Ma ancora non è finita ..

C’è poi il conduttore, ossia il filo che avvolge in spire i magneti : ce ne sono di diversa qualità e costo, di diversa sezione interna ed esterna, che impiegano diverse tipologie di isolanti (acetati, poliestere, mix di acetati e resine fenoliche) e il cui utilizzo conduce anch’esso a risultati differenti. Il numero delle spire va da un minimo di 8000 fino a oltre 10000 ( oltre i 9000 il suono diviene più scuro ) ed un altro fattore che incide molto sul risultato finale è dato dal tensionamento del filo e dalla sua distribuzione.

L’avvolgimento “manuale” o disordinato, porta ad una diversa distribuzione della capacità elettrica del pickup, che si traduce nel fatto che il segnale generato sia più ricco di armoniche ed appaia quindi all’ascolto come più esteso, articolato e complesso.Questo era l’effetto che si otteneva soprattutto nel passato, ma non è l’unico motivo per cui i pickup Fender pre-CBS o i PAF che la Gibson produsse decenni fa, suonano diversi da quelli attuali; anzi, spesso si riscontra una ricerca per far suonare le produzioni attuali come quelle della metà del secolo scorso.

La cosa però non è semplice perchè non solo le tecniche di avvolgimento, ma anche materiali impiegati sono cambiati nel corso degli anni e in larga parte molti di questi non sono più reperibili; in molti casi poi non erano nemmeno codificati e dunque di alcune particolari forniture si è proprio persa ogni traccia, senza contare che questi materiali non erano nemmeno specifici per la produzione di strumenti.

Infine, tra le varie parti che compongono il pickup, un’altra fondamentale è la basetta, che può essere di vari materiali, spessore, ecc.. ed anch’essa contribuisce a formare il suono tipico di un pickup.Ok, ma come funzionano ? La corda, vibrando e muovendosi, genera una variazione di flusso nel campo magnetico, questo genera una forza elettromotrice che causa una differenza di potenziale e dunque, una corrente indotta : il segnale che uscirà infine dal pickup e sarà “trasportato” poi per essere amplificato.La sostanziale differenza tra un pickup economico ed uno di qualità è la risposta dinamica, cioè la capacità di evidenziare il tocco della mano destra e la forza della pennata, oltre ovviamente alla ricchezza sonora e l’attacco della nota. Nei pickup economici tutte queste qualità sono decisamente più scarse.

Contrariamente a ciò che si può pensare, il “colore timbrico” potrebbe essere simile invece a pickup di qualità perchè è qualcosa di legato essenzialmente al numero delle spire, parametro che non ha invece relazione con la qualità o il costo di un pickup.

Un video dimostrativo di ciò che cambia tra un pickup economico ed uno di qualità prodotto da I-Spira, noto marchio italiano capitanato dal grande Luca Villani:

Ora, sappiamo qualcosa in più sul grande mondo dei pickup, consapevoli di non essere stati affatto esaustivi. Questo in verità voleva essere solo un punto di partenza per spiegare come e perchè i pickup differenzino l’uno dall’altro e per farci notare come un oggetto che forse a volte diamo per scontato, racchiuda invece una grande ricerca e tanta sperimentazione.

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Vu 🙂

 

 

Vu-meter Written by:

Amministratore del portale e del forum di Jamble, ha lavorato professionalmente in ambito musicale e multimediale. Insegnante di chitarra e armonia con lezioni private e/o via zoom, google meet, skype, ecc...