Tumnus Deluxe by Wampler recensione

Il Tumus Deluxe by Wampler è la versione “potenziata” del Tumnus, pedale già noto di casa Wampler e ispirato all’arcinoto Klon. Un effetto ottimo da utilizzare come booster o come overdrive.

È bene introdurre questa recensione spiegando subito che tutto quanto riportato è da rapportarsi con il particolare suono che io utilizzo (non proprio comune) e come vedremo, anche dal particolare uso che faccio del pedale, anche questo decisamente inusuale e un po’ da fuori di testa.

Tumnus Deluxe by Wampler recensione
immagine dalla rete

Perché proprio il Tumus?

Fermo restando che ho raggiunto un obbiettivo fondamentale con il Singleman, ossia trovare il giusto suono di base, per me e aggiungendo che l’utilizzo di una sorta di “attenuatore” ha ulteriormente fatto fare un passo avanti alla mia ricerca sonora, mancava davvero una percentuale bassissima per arrivare al traguardo, al top, al suono sognato: aggiungere un po’ di “cremosità” nella distorsione generata dall’amplificatore portato a saturazione, il tutto, con volumi da camera/studio.

Ho provato diversi overdrive allo scopo e devo ammettere che la situazione si era sostanzialmente risolta già con l’arrivo di un bellissimo Nobels ODR-1, ma .. si sa, la curiosità non abbandona mai il chitarrista amatoriale che, pur avendo tutto ciò che serve e spesso anche molto, molto di più, continua comunque il suo peregrinare tra sostituzioni di chitarre, effetti, amplificatori e la ricerca sonora non termina sostanzialmente mai, purtroppo! 🙁

Sulla carta, il Tumnus poteva essere la risposta giusta alle mie esigenze.

Tumnus Deluxe by Wampler recensione
immagine dalla rete

Perché proprio la versione Deluxe?

Ho scelto il Deluxe perché suono con l’ampli regolato in maniera assai particolare, ossia carico di medie frequenze. Ho il booster dei medi attivo e l’equalizzazione a campana mi piace un sacco. Mi serviva pertanto un overdrive che avesse i controlli di tono alti, medi e bassi separati, in modo da poter “eliminare” l’eccesso di medi nel pedale. Il mio intento è riuscito e mi è bastato equalizzare eliminando dei medi dal pedale per ottenere una ottima “trasparenza” sonora rispetto al pedale spento.

Curiosità

Molti pensano al Klon e ai pedali ispirati ad esso come overdrive “trasparenti”. In realtà, Wampler stesso nega che il Tumnus (e neppure il Klon a cui è ispirato) sia un overdrive affatto trasparente, ma secondo le sue stesse parole: “People think it’s neutral or transparent. It’s really not. It’s very mid-rangy centered, very heavy in the mids.” Confermo questa impressione, e mi è assolutamente incomprensibile comprendere chi parli del Tumnus come di un pedale neutro. 

In teoria dunque, non dovrebbe essere il pedale giusto per me, che non voglio aggiungere un nuovo colore al suono che ho già, ma voglio al contrario preservarlo e aggiungere solo un po’ di crunchino cremoso. Grazie alla versione Deluxe però, sono riuscito a correggere sia l’eccesso di medie del pedale, sia quello dell’ampli ed ho ottenuto una ottima corrispondenza nell’eq tra pedale spento e acceso.

I controlli

Inutile dire che ci sono il Level e il Gain, ovviamente. La sezione eq con controlli separati è ottima e funziona molto bene, anche se stranamente, il controllo dei medi opera in modo un po’ strano e sembra interagire anche con gli altri controlli di bassi ed alti. Se si alzano i medi, ad esempio, improvvisamente escono anche le alte frequenze. Al contrario, diminuendo i medi, aumentano le basse. Le basse frequenze sono un po’ ingolfate e a gire sul controllo dei bassi non aiuta, nel senso che chiaramente si possono aumentare o togliere, ma restano comunque o assenti o confusi. Secondo me le basse frequenze migliorano la loro intelligibilità se si abbassano un po’ e si alzano i medi (che si portano dietro un po’ di bassi belli che però non sono “muddy”, ossia non si ingolfano). Il controllo degli alti lavora invece proprio bene secondo me e si possono settare a piacere avendo sempre una ottima intelligibilità. Ad alti livelli diventano davvero troppi, ma ci sta, è giusto così.

Tumnus Deluxe by Wampler recensione

Il controllo del Gain è anch’esso un po’ strano, nel senso che non è lineare. Da 0 ad ore 2.30 sembra cambiare davvero pochissimo, da ore 3 a ore 6, è concentrato tutta la quantità di distorsione che, già ad ore 3 è ad un livello notevole. Questa strana caratteristica si rivela però ottima nel mio caso: inserirlo nel s/r. Lo so, non mi maledite, ma io voglio inserire questo OD nel loop effetti. Non si fa, vero? Fa lo stesso, io lo farò ugualmente e più avanti spiegherò il perché.

Lo switch normal/hot aumenta, nel secondo caso, le basse frequenze e taglia leggermente (ma pochissimo) le alte.

Infine, lateralmente è presente un pulsantino con cui scegliere se si desideri il true bypass o il buffer.

Il suono

Come già anticipato nella sezione Curiosità, il suono è medioso. Un Tube Screamer, ma meno cremoso, più rock-oriented. La pasta della distorsione è abbastanza “chirurgica” e sgranata. Dire che come OD sia adatto a generi rockettari. Ma non è come OD che dà il suo meglio. Infatti salendo di gain si incartapecorisce un po’, diventa più graffiante e, alle mie orecchie, un po’ fastidioso. Meglio, MOLTO meglio, come booster. L’ideale è boostare l’ampli in saturazione, secondo me, ma potrebbe essere anche utile per boostare altri OD, cosa che non ho provato.

È molto dinamico e risponde sia con il volume che con il gain, cosa non da tutti gli od. Se plettri più forte aumentano sia la saturazione che il volume, proprio come in un ampli. Alcuni OD invece, aumentano solo nella distorsione e non reagiscono in stile amp-like.

Tumnus Deluxe by Wampler recensione

I bassi un po’ muddy possono essere corretti dal controllo dei medi, per fortuna. Gli alti sono sempre molto intelligibili e si controllano bene con il potenziometro, che è lineare e preciso.

Come sempre poi, le impressioni sul suono sono vittima delle nostre scelte a monte: tipo di chitarra, ampli, equalizzazione, ecc.. per fortuna, i controlli separati di tono ci aiutano a definire ed equilibrare, per cui penso che sia un OD che si adatta bene a qualsiasi situazione, o quasi.

La mia particolarissima esigenza

“Qui casca l’asino”, si diceva una volta, intendendo una sopraggiunta certa difficoltà e la ricerca di come superarla.

Ora, premesso che non suono live da una vita e che chi si esibisce dal vivo ha tutt’altre esigenze e può permettersi di passare sopra a certe “finezze”, io ho la fissazione di voler entrare nell’amplificatore direttamente dalla chitarra, senza interporre niente tra i due. Per anni ho fatto il contrario ovviamente, ma ora che suono solo nella mia cameretta/studio e sento molto di più le sfumature che in sala prove o dal vivo non sentirei mai, mi sono accorto di quanto migliore sia il suono andando dalla chitarra in diretta nell’input dell’ampli. La dinamica e la reattività dell’ampli sono nettamente superiori, se non si interpone niente tra chitarra e amplificatore. Perfino i controlli di volume e tono della chitarra ne beneficiano, diventando più precisi ed utili.

Da tempo collegavo già le modulazioni nel loop effetti con quegli ampli che me lo permettevano, ma non avevo mai collegato gli overdrive nel send e return; non si fa, è una pratica “proibita” e in effetti il motivo c’è: rendono assai meno, gli OD, in quella posizione. Ogni volta che provavo questa soluzione infatti, era davvero impossibile da gestire. I pedali non riuscivano mai a partire da zero assoluto di gain e appena li si attivava, subentrava un guadagno eccessivo con rumori di fondo e molto altro e io tornavo a collegarli nell’in dell’amplificatore.

Con il Tumnus Deluxe, non è così. Strano, vero?

Grazie a questo bel OD, sono riuscito a fare una cosa che MAI mi era riuscita prima. L’ho reso “trasparente” al mio gear e l’ho collegato con successo all’S/R dove non dovrebbe andare, con una ottima resa, per il sottoscritto, che cercava fin dal principio soltanto qualcosa che esaltasse la saturazione del proprio ampli dandogli un “grattino” più “fluffy”. Una cosa essenziale per la perfetta riuscita è stata anche la gestione del volume della chitarra, che è migliore se tenuto non al 100%, ma tra l’ 80% e il 90%, specie con gli Humbucker.

Tutti gli altri od provati, non hanno retto il test nel send/return e molti di questi non erano affatto reattivi e dinamici quanto questo, neppure se collocati in input.

Insomma, per le davvero particolari esigenze dl sottoscritto, un successo.

Non ho avuto il tempo di fare dei sample e questa non è certo una recensione esaustiva del pedale, ma youtube è pieno di video da vedere ed ascoltare a riguardo. Passo ai saluti e vi invito, se vi va, a fare due chiacchiere nel forum.

NB: tutte le immagini sono prese dalla rete

Vu-meter Written by:

Amministratore del portale e del forum di Jamble, ha lavorato professionalmente in ambito musicale e multimediale. Insegnante di chitarra e armonia con lezioni private e/o via zoom, google meet, skype, ecc...